Il colle San Michele, dove si trova la nostra cantina, è sormontato da una dolce pieve romanica, chiamata San Micheletto. La vigna, che si trova alla base della pieve, è il nostro Cru, da cui produciamo il Valpolicella Superiore DOC e, nella sua porzione più antica, il San Michele della Chiesa. Questo vigneto, se fossimo in Borgogna, sarebbe chiamato un linux dit. Infatti si tratta di una vigna già citata nel testamento di Ottone da Bure datato 10 marzo 1286. Egli, infatti, disponeva di legare a lavori non meglio specificati, da farsi in decoro della chiesa, una pezza di terra con viti. (Cit.Giuliano Sala).
L’origine del nostro logo proviene da un affresco della pieve
Il logo che contraddistingue la nostra linea di prodotti fa riferimento ai mezzi gigli che ornano il vestito di Santa Caterina d’Alessandria, nella Chiesa di San Micheletto. Il volto della santa alessandrina lo suggerisce la notevole diffusione del suo culto, pressoché onnipresente per tutto il due-trecento nelle chiese del veronese.

San Micheletto si erge sulle antiche mura di Moteclum
La chiesa romanica di San Micheletto di Bure fu costruita all’interno del castrum Monteclum, poi detto castrum Burarum. Attraverso documentazione archivistica e l’analisi delle strutture se ne ricostruiscono le vicende istituzionali ed edilizie. La chiesa risale al secolo XII e conserva al suo interno affreschi databili tra il XIII e il XV secolo e conobbe interventi fino al XVIII secolo.Pur non essendo parrocchia, ebbe spesso dei rettori che la officiavano, mantenuti dapprima dalla famiglia dei Da Bure e quindi dei Montanari. (Cit. Brugnoli)
Si può visitare?
La Chiesa di San Micheletto oggi è parte di una proprietà privata e, secondo quanto disposto dal Ministero dei beni Culturali, il primo lunedì di tutti i mesi ore 10.00-12.00 e nelle giornate di sabato e domenica: ore 10.00 – 12.00 e 15.00 -18.00 (agosto escluso).
Obbligatoria la prenotazione al numero +39 045 780 94 13